giovedì 25 marzo 2010

altezza12

1. i tacchi sono molto alti. slanciano. il punto è camminare.
2. naturalmente, c’è un costo. i colori polvere si ripetono.
3. quasi non ci sono più desideri.
4. tra gli animali, la rana è sempre uno specchio.
5. ecco, forse, si tratta di vuoto. alle spalle, dico. la figura è esile. in prima linea. la linea è rotonda. se guardi da una parte, ti sfugge il fronte opposto o laterale. girare stanca. è vero, a volte, è ebbrezza. spesso – più spesso – disorientamento e paura di cadere. oltre.
6. nel cuore della sfera c’è il figlio.
7. non si capisce l’orrore. e si cercano appigli. libri.
8. poi la bellezza. raccogli frammenti caduti sul parquet.
9. certo che le parole … . da leccare come cioccolato amaro e scorze tagliuzzate d’arancia candita.
10. Per giunta aveva piantato cento tipi di fiori attorno alla stazione di guardia vasta dodici ken[1].
11. ci si arrampica su gambi. si cercano foglie in abbozzo. un luccichio.
12. sembra ci sia silenzio.
13. anche la Salomè[2] ha fatto il suo tempo.
14. il tempo, i lupi, il silenzio. che non arriva.
15. l’attesa, sostanzialmente.
16. una sospensione. in cui il bondage non c’entra.
17. d’altra parte.
18. ora,
19. che si alimenta del tuo verde, ortica.
Un tetto di aculei spinosi
e sotto una coperta di velluto.
[3]
20. davvero, il vuoto.
21. mi metterò a leggere. Elleroy. veloce e dilaniante.
22. dilaniante.
23. a Mi deve esserci quel Biancolatte. http://www.biancolattemilano.it/
volevo vederlo.
non l’ho visto.
è avvolgente. placante. il gelato. scioglie i pensieri. in pozzanghere ferme ghiaccioverdine. ti ci specchi. e non ti ritrovi.
normale, pensi. è così.
lei è un Colombre antico.










26. à la quete … .

25. tra poco comprerò il nuovo vaso di terracotta. tinozza/conca festonata. in terra turchina.
le conche di limoni. sono l’oro delle ghiaie.
cosa importa se verrà divorato dalle prime ombre d’autunno?

le limonaie restano incanti d’acqua e ore ferme.

26. 6. Un originale centrotavola, in cui l’acqua mette in evidenza i dettagli
di un cavolfiore romanesco.
[4]











sospensione.

27. l’indolenza di una corolla bianca.
28. appena in acqua, i tulipani boccheggiano.
29. sono stanchi.
30. lei annuì. _ Sì.
31. del resto, erano lungo il bordo dell’aiuola/prato. screziati viola. le ampolle nere degli stami a vascello impazzito.
l’abisso è un sortilegio.
le pareti di seta - paraventi millenari al sole.
32. il rubinetto ha elitre fredde.
33. l’acqua sottile a saltelli sulla pietra.
34. lei è ferma.
il senso è lì.
la bambina tocca la ruvidezza delle foglie del rapanello. il rosso è perfetto.
tra i denti la resistenza sguscia una sorgente candida.
il caldo è trasparente.
nessuno schema di piantagione.
ancora nell’orto?






[1] Bienati Luisa e Boscaro Adriana, a cura di, La narrativa giapponese classica, Venezia, Marsilio, 2010.
[2] Beardsley, Wilde, Salomè, trad. di D. Porzio, a cura di A.Arbasino, Milano, BUR, 1980.
[3] Spaziani, Maria Luisa, in I fasti dell’ortica, Milano, Arnoldo Mondadori Editore, 1996.
[4] Gaiara, Samanta _ foto Carassale, Matteo, Un po’ bistrot un po’ fioraio, in Gardenia , Editoriale Giorgio Mondadori, n.320, febbraio 2010, pp. 38-39.

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